misterica, per poter comprendere un linguaggio dei classici e delle Scritture. Colpisce qui anche la netta affermazione del primato della lingua scritta sul parlato. Proprio dei dialoghi di Platone, che aveva espresso nel Fedro e nella VII Lettera la diffidenza verso la trasmissione scritta, si dice che essi «contengono quanto di lui è immortale». Colpisce la polemica contro l'occasionalità della retorica, cui si oppone l'universalità, la stabilità, la purezza dello scritto: «Le più nobili parole scritte sono tanto al di là, o al di sopra della transeunte lingua parlata, quanto il firmamento e le stelle sono sopra le nubi»13 . Direi che l'enfasi tende qui ad essere diversa da quella emersoniana, per quello che io conosco: dell'Emerson che nel Divinity School Address del 1838 protestava contro la pretesa della fine dell'ispirazione e della chiusura del canone14; il quale in Self-reliance affermava che il maggior merito da ascriversi a Mosè, Platone e Milton è quello di aver azzerrato libri e tradizioni e di aver detto non ciò che gli uomini, ma ciò che loro pensavano, e in The American Scholar aveva dichiarato dei libri che l'unica loro funzione è quella di ispirare («They are for nothing but inspire»). In secondo luogo, analogamente all'antica concezione, il lettore deve essere congeniale al testo, deve essere animato dallo stesso spirito: «Leggere bene, e cioè leggere libri veri in uno spirito vero, è un nobile esercizio che occuperà il lettore più di qualunque altro esaltato dalla moda del giorno. Ciò richiede un allenamento pari a quello cui si sottoponevano gli atleti, un proposito costante che duri quasi tutta la vita. I libri bisogna leggerli altrettanto deliberatamente e con la stessa riservatezza con cui furono scritti...». Anche qui si ricostituisce spontaneamente la situazione, il Sitz im leben dell'antica lectio e degli antichi «esercizi spirituali»: lo studio delle scritture richiede una confòrmità allo spirito del testo, una decisione15 iniziale, una intentio, che comporta anche separazione dagli altri 262
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