traddittori e non soggetti a imprevedibili sviluppi), ma, a guardare bene, la mancanza di progressione tra le due scene si rivela apparente sotto due aspetti. Don Ciccio non si rende conto subito della gravità della psicosi di Liliana e solo il delitto-suicidio gli aprirà gli occhi; inoltre, il primo quadro, forse potenzialmente già completo nella mente di lngravallo, viene interrotto dall'arrivo del signorino Valdarena, per motivi di suspence. Il monologo del testamento segna il punto di maggiore lucidità e densità semantica nel rapporto Ingravallo-Liliana; grazie al rallentamento del racconto, esso riesce molto più preciso ed esplicito del primo. È delle ipotesi in esso racchiuse (sono solo ipotesi quelle di don Ciccio: invero, chi potrebbe «snodare» completamente il «groviglio», sopra le «derogazioni ambigue del senso»?48) che dovremo occuparci49. 5) Invidia penis In Eros e Priapo, composto insieme al Pasticciaccio '47, Gadda scrive (c.m.) È noto che Freud vede nella nascita del primo figlio maschio la issue di quel burrascoso processo di mortificazione ìnvida e quasi rancurosa, tipico della germinale psiche muliebre da lui brutalmente denominato 'invidia penis' e che altri psichiatri più cauti e più caramellosi al dire o allo scrivere hanno viceversa definito come 'protesta virile della donna' (protestation masculine de la femme, mannlicher Widerspruch des Weibes). [Un lettore dell'informatissimo David potrebbe osservare che tutto ciò, nell'Italia del '44, non era poi così noto] Secondo lui il primo figlio maschio è il pene finalmente raggiunto dalla madre di cattivo umore contro i maschi50. Tralasciando di soffermarsi su certe ingenuità psicolo238
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==