la luce. La lettera è ovviamente la A, cifra equilibratrice che Kubin aggiunge ai suoi disegni giovanili firmandosi due volte, una volta col solo cognome e una volta con la A del nome posta prima del cognome. Più tardi, in età matura, sarà il cognome a incorporarsi alla A perdendo l'asta iniziale e appoggiandosi alla gamba della vocale. Il figlio è a quel punto realmente, col suo disegno, divenuto bastone al padre e la benevolenza che usa per parlare dell'anziano, già violento bastonatore, genitore, ne è la riprova. Alfred Kubin, Mammut, 1915. Questo stesso gioco di stabilità e instabilità lo ritroviamo in Mammuth, un disegno in cui di fronte alla massa imponente dell'animale che si piega, con tutta la vegetazione di giunchi e alberelli spogli, fin quasi a crollare, sta un soldato piantato sulle gambe allargate a formare la lettera soccorritrice. In extremis, il deposito dell'unità di misura che permette la lavorazione del cognome (e del godimento) paterni, avviene nel corpo disseccatq della 209
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==