Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

ta, la prova della quale deriva dall'esemplarità del racconto come avvenimento simbolico. Del resto, è qui particolarmente evidente un accostamento che, fatte salve le differenze, si stabilisce fra l'arte oratoria e l'arte poetica. Sennonché, nell'arringa, l'invenzione immaginativa mescolata agli argomenti probatori ha il solo scopo di renderla più seducente, senza che l'ascoltatore possa mai sapere cosa, nell'informazione, appartenga piuttosto all'invenzione che non alla realtà. Questo vale anche per il giudice, che da parte sua è più disposto a credere a ciò che gli è stato più gradevole ascoltare, e che assume valore di prova56 . Non dobbiamo tuttavia essere indotti a pensare che a questo punto Quintiliano perda di vista la sua estetica del «naturale», dato che, com'egli dice, speculare sul gusto del piacere rimane anch'essa un'esigenza comune57 • Per quanto riguarda la descrizione, Quintiliano si era ben reso conto che l'organizzazione delle «immagini» delle cose obbedisce a una legge del tutto diversa da quella che presiede al loro referente esterno. Mantenute le debite proporzioni, ciò che vale per la narrazione vale anche per la descrizione, nel senso che entrambe partecipano della visione («phantasia»)58 , che è la facoltà di rappresentarsi le «immagini» delle cose assenti, e che giunge fino a procurarci l'impressione di vedere le cose stesse con i nostri stessi occhi, come se le avessimo davanti. La retorica antica chiama propriamente enargheia59 questa possibilità di produrre attraverso il linguaggio una sorta di presentificazione allucinatoria delle cose quando il loro livello d'intensità è elevato al livello dell' evidentia - termine che non bisogna tradurre con «evidenza», ma come potenza di una parola in grado di far vedere le «immagini» come se queste fossero le cose stesse. In altri termini, l' enargheia finge di rendere naturale il linguaggio, il quale simula la propria assenza prendendo il posto, per dir cosl, del referente. Per questo motivo Quintiliano (svelando al contempo l'illusione referenziale) paragona la descrizione o la narra244

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