Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

di mostrare come Valéry non faccia che spingere all'estremo alcuni luoghi comuni, fra quelli fondamentali della retorica antica, ancora cosl poco conosciuta, oggi, nonostante la si respiri continuamente a pieni polmoni. Non sarà quindi inutile richiamarne innanzi tutto alcuni principi. I Greci chiamano eksis ([çtç)35 la pratica di un'arte il cui esercizio costante genera una sorta di seconda natura: potenza acquisita che tende a passare all'atto, e che perciò stesso diventa una disposizione permanente36 • Quintiliano distingue nel concetto di natura due processi complementari. Da una parte c'è la natura anteriore ad ogni cultura, pura potenza di trasformazione che è dispensatrice della parola e della forza d'invenzione nelle arti: «initium dicendi dedit natura»37 • Ora, la natura, insondabile come tale, sarebbe insufficiente se, d'altra parte, non portasse in sé le possibilità del suo compimento: intendiamo ·quelle virtualità delle quali l'artista non raggiungerà mai la causa, ma solo alcuni effetti, che egli metterà in opera attraverso la scienza dell'arte unita al dono del genio. L'oratore, forte dell'esperienza di ciò che, nella sua arte, partecipa ad un tempo della natura (in sé inconoscibile) e del1'artificio, fa accedere il linguaggio a una dimensione di esistenza d'arte, nella quale la seconda natura, in parte attraverso la prima, conserva, nell'ordine formale, qualcosa di questa potenza sconosciuta, cioè di non-retorico, insieme a tutto ciò che, nella reinvenzione del «naturale» come seconda natura, potrà fornire un simulacro di verità, di sincerità, di semplicità, cioè un tentativo di raggiungimento all'interno dell'espressione in statu nascendi. Dico simulacro, dato che bisogna certo riconoscere, con Roland Barthes, che «la verità è impossibile, col linguaggio»38 . Per questo l'oratore di Quintiliano sarà il maestro delle apparenze. All'oratore, ad esempio - e in modo particolare nell'esordio -, per captare la benevolenza dell'uditorio e del giudice, viene richiesto di fingere modestia, nel modo di 237

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==