Nel Convivio Dante ha riassunto in poche frasi la supremazia della scienza retorica. Nel contesto del ciclo delle sette arti liberali che Dante collega alle rivoluzioni periodiche dei sette pianeti, la retorica, che occupa il terzo cielo, di Venere, è la più soave («soavissima») di tutte le altre scienze27 . Nel trattato De Vulgari Eloquentia, Dante celebra con forza l'autorevolezza del Volgare Illustre, dal potere irresistibile. E quale maggiore potere di quello che è in grado di trasmutare i cuori umani, così che induce a volere chi non vuole e chi vuole a non volere.. . 28 Quintiliano non dice-va niente di diverso quando attribuiva a un solo registro dell'arte oratoria questa forma di violenza, ottenuta con la dolcezza, che la parola ha: questa dulcedo, sinonimo di suavitas, che Dante fa derivare dal latino suadeo, suasio29 . Ebbene, ciò che fonda, in un ulteriore paradosso, l'arte oratoria, è il fatto che essa presuppone una pratica costante della dissimulazione30 . L'astuzia necessaria del ben dire richiede l'eliminazione degli artifici retorici, in modo particolare laddove si tratta di produrre un modo di parlare che miri, da ultimo, a provocare l'effetto del «naturale» e di una semplicità estrema, senza tuttavia che l'arte vi compaia; poiché, come dice Quintiliano, la più alta espressione di quest'arte è di aver l'aria di non essere tale31 . Leggiamo ora Valéry: La tecnica più profonda deve essere invisibile, e farsi vedere solamente alla riflessione - poiché le buone macchine non fanno rumore32 • La contraddizione intrinseca all'arte oratoria (e forse a tutta la letteratura) consiste dunque nel fatto che essa implica una retorica nascosta del non-retorico. Come se la 235
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