Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

lano perfino di narcisismo pre-natale. Ma in questo modo si è perso di vista lo stadio pre-narcisistico individuato da Freud. Mi sembra che questo stadio dovrebbe essere ripreso in considerazione e studiato come tale, non confuso con il narcisismo. I bambini autistici subiscono un arresto nel loro sviluppo proprio in questo stadio, sul quale potranno darci indicazioni illuminanti, una volta che sia sollevato il mantello patologico autistico. Pre-narcisismo Il lavoro con i bambini autistici, assieme a quanto si è potuto osservare studiando i neonati, ha permesso (e permette) di evidenziare quanto il pre-narcisismo sembri essere uno stato psico-fisico di autosensualità, nel quale il bambino non ha ancora differenziato il suo corpo da quello della madre. Il senso primario dell'essere «me» appare fondato sul sentirsi fuso con la madre. In uno sviluppo normale, questo stato autosensuale pre-narcisistico permette al neonato di riprendersi dal trauma della nascita e di instaurare un graduale passaggio dal medium acqueo del ventre materno al costituirsi come abitante in una terra asciutta con un'esistenza separata per conto proprio. Questo stato protettivo psico-fisico non è né assoluto né passivo. Ci sono momenti fuggevoli di consapevolezza della separazione dal corpo della madre e ci sono spinte evolutive attive che culminano in un ben delineato cambiamento nel comportamento del neonato, quando tollera e comincia a cooperare con il «non-me». È quanto è stato chiamato «nascita psicologica»18 • A mio avviso, è proprio in questo stadio pre-narcisistico che si costituisce il senso dell'essere «me» e della sicurezza e della fiducia in se stessi che ne consegue. È ciò che rafforza il rieonato e lo aiuta a fronteggiare il «non me». Se invece si crea un disturbo in questo «essere me» pri220

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