un altro racconto di Saki, intitolato Le metamorfosi di Groby Lington19 • Qui non è più in gioco la separazione delle categorie (e l'esistenza di qualcosa comune a entrambe) ma la forza di attrazione che gli animali esercitano sugli uomini. Modificandone i tratti e i comportamenti. Un anziano signore proprietario di un pappagallo scopre un giorno, sull'album da disegno di suo nipote, una caricatura che lo ritrae insieme al pappagallo. Entrambi sono disegnati «in solenne atteggiamento di ridicola gravità». «Può dunque capitare davvero che le persone assomiglino a poco a poco agli animali prediletti?», si chiede l'uomo incuriosito. Evidentemente sì, conclude poco dopo, ripensando alla sua vita come a un «quieto insieme di svolazzamenti» tra il giardino e il prato, la sua poltrona di vimini e il caminetto della biblioteca. Lo stesso giorno, Groby Lington riceve in regalo una scimmia. Che pochi istanti dopo il suo ingresso in casa si mangia il pappagallo. L'anziano signore non ne è affatto dispiaciuto, anzi: «Poche ore prima la tragica fine del suo pappagallo sarebbe stata per lui una specie di sventura. Ora gli giungeva quasi come una cortese attenzione da parte del destino». «Che bella scimmiettina» è il commento alla vista del1'animale, che prende nella vita di Groby il posto del pappagallo. Un anno dopo, una nuova trasformazione: Groby Lington ha imparato a digrignare i denti, e prende di mira la malcapitata signorina che siede davanti a lui in chiesa usando le caramelle per la gola come proiettili. «Una pasticca schizzò nel mio banco - racconta scandalizzata Miss Wepley. Per un poco feci finta di nulla. Poi mi volsi, di colpo, proprio mentre quello spaventevole uomo stava per schizzarmi addosso un'altra pasticca.» Una tartaruga sarà il punto finale di equilibrio. Quando gliela regaleranno, Lington tornerà ad essere il «vecchio, rispettabile e spento zio Groby». 215
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