versazione». Ma ecco apparire, in mezzo al bosco, qualcosa che Van Cheele eviterà con cura di raccontare a sua zia: «su uno scheggiane di pietra levigata[...] stava gettato scompostamente, asciugando beatamente al sole le membra umide e brune, un ragazzo di circa sedici anni». Alle domande di Van Cheele, il ragazzo risponde che vive nei boschi e si nutre di carne fresca: «conigli, cacciagione, lepri, pollame, agnelli quando è la stagione. Bambini quando posso averne». Simile a un «selvaggio fauno del rito pagano» (le parole sono di un artista amico di Van Cheele) il ragazzo, la cui presenza spaventa i cani e i canarini, è in realtà un lupo mannaro. Al calar del sole, la metamorfosi, descritta con lo stesso scarno linguaggio di David Garnett: «dove un attimo prima si trovava il ragazzo, adesso stava un grosso lupo di colore nerastro, con le feroci zanne scintillanti e gli occhi gialli e crudeli»18. Dove prima era il ragazzo, ecco il lupo. Dove prima era la signora Tebrick, ecco la volpe. Ogni mattina, però, il lupo ridiventa ragazzo, e sotto queste spoglie riesce a farsi accogliere dalla caritatevole zia di Van Cheele. La donna, scambiandolo per un poveretto che ha perduto la strada e anche la memoria, gli affida perfino, sul calar della sera, un bambino da riaccompagnare a casa. Il bambino scompare e così pure GabrielErnest (così la zia aveva battezzato il ragazzo lupo). Rimangono solo gli abiti di Gabriel-Ernest abbandonati vicino al fiume. E tutti- tranne Van Cheele- sono convinti che il ragazzo sia annegato nel tentativo eroico di salvare il bambino travolto dalla corrente. Così, tra natura umana e natura animale, con lo scatenarsi notturno degli istinti, troviamo in questo racconto di Saki ciò che avrebbe potuto incrinare la perfetta costruzione di Lady into Fax. Non è questione di regole tra uomo e animale anche in 214
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==