libro fu acquistato una quindicina di anni fa in Germania, è in lingua tedesca, e consta di varie fiabe celebri riassunte sotto forma di brevi poesiole, poste ciascuna a commento di una tavola illustrata tridimensionale e mobile del tipo che ho appena descritto. Il ricordo della seconda tavola riaffiorò in me dopo aver visto la copertina riportata in figura a pag. 201. Fortunatamente riuscii, dopo una breve ricerca, a trovare il libro che la conteneva. La favola (si tratta de/ musicanti di Brema dei fratelli Grimm), che serve da pretesto per la seconda figura, tratta dell'alleanza stretta fra quattro animali, un asino, un cane, un gatto e un gallo, e delle loro vicissitudini. La loro odissea culmina quando essi riescono a scacciare sei briganti da una casa e a prenderne possesso (è questo l'episodio illustrato in figura a pag. 203). Gli animali vogliono guardare dentro alla casa affacciandosi a una finestra: per farlo, però, devono aiutarsi a vicenda, poiché solamente l'asino è alto abbastanza per riuscirci da solo: dunque il cane sale sopra l'asino, il gatto sopra il cane, e il gallo sopra il gatto. (Quel che ne esce è la configurazione esatta del totem degli indiani pellerossa: un animale sopra l'altro, alternato eventualmente a divinità mostruose.) L'illustratore però fa di più: ed ecco il filtrare della rappresentazione inconscia nel disegno. Egli infatti raffigura uno dei ladroni esattamente sotto alla colonna totemica che emerge dalla finestra (questa colonna è proprio una di quelle parti mobili che possono essere tirate su e giù dal lettore: questa volta prendendola dalle ali del gallo). Situare la figura umana, e precisamente la testa del brigante, alla base della colonna delle teste degli animali sovrapposte l'una sull'altra in una serie di primi piani scomposti e urlanti, a bocca spalancata, chiama in causa con violenza il problema della discendenza (che S. Pinzi ha tratto da The descent ofMan di Darwin), che con estrema efficacia qui si disegna, veicolandosi nella «buffone200
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