Probabilmente, ciò che infastidiva Samuel Beckett era la pienezza verbale, pastosa si potrebbe dire, della parola-oggetto di coscienza (in cui si concretizza, da ultimo, lo stream joyciano), trasudante lo sforzo dell'autore e, dunque, principio d'identità della sua funzione. Il sentiero sonoro, dispiegato su abissi di silenzio, sarebbe allora nient'altro che la facondia delle percezioni transitorie estese sui silenzi di ciò che permane (tutto ciò che è, è in chi lo percepisce; le percezioni sono la voce dell'essere; l'essere è solo nella durata di questa voce). Conseguenzialmente, già nel personaggio di Watt (eroe del successivo omonimo romanzo di Beckett, scritto fra il 1942 e il 1945), costretto fino allo spasimo in impalcature logiche, lo stream beckettiano appare più propenso ad aggirare ostacoli che ad abbatterli: la parola non ingloba né più riesce a farsi medio (nel consciousness) fra pulsioni e percezioni; è piuttosto contraddittoria e tautologica. Ben più che un'arguta trovata si nasconde, allora, nell'episodio della «pentola» e dell'intontito Watt, cui, schiantato il semantic succour, non è più dato di dire pot, e poi guardarla questa famous pot e tranquillizzarsi. Il mondo va a pezzi. Del resto lo stesso Watt non è in alcun modo sostenuto da uno stream of consciousness: vittima delle percezioni, costretto a saggiarne l'inconsistenza e la transitorietà nel suo titanico tentativo di conoscenza della casa del signor Knott, egli stesso è, quando impercepito, nulla, al pari del suo amabile padrone. Il sofisticato ingranaggio narrativo cui soggiace, fa del nostro logico eroe un percepito e un ridetto, piegato alle esigenze del suo mouthpiece (che ha nome Sam; e come potrebbe chiamarsi diversamente?) o anche d'un precedente personaggio martire (che si chiama Mr. Hackett, precedendo Mr. Beckett). Ma Watt è ancora, diciamo, la preistoria nelle vicende del superamento delle posizioni joyciane; lo scarto, quello incolmabile, avverrà solo nella trilogia, quando Samuel Beckett deciderà di dare uno strattone definitivo all'onni210
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==