Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

NOTE 1 Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Milano, Bompiani, 1989, pp. 208-210. 2 Albert C. Baugh e Thomas Cable, A History of the English Language, Londra, Routledge & Kegan Paul, 19783 : in particolare il nono capitolo, «The Appeal to Authority, 1680-1800», pp. 253-294. 3 G.D. Scragg, A History of English Spelling, Manchester, Manchester University Press, 1974. 4 È stato C.K. Ogden, l'ideatore del Basic English (non più di 500 parole), a proporre nel 1929 la registrazione delle ultime pagine dell'episodio di Anna Livia Plurabella; Joyce rende in modo assai illuminante le voci delle due lavandaie. 5 Joseph Addison, a partire dal n. 61 di «The Spectator» (10 maggio 1711) conduce un attacco sistematico contro le varie tecniche care al poetare barocco, gli anagrammi ad esempio e, ovviamente, il pun; prettamente settecentesca la sua dichiarazione di fede, «True wit consists in the Resemblance of Ideas, and False wit in the Resemblance of Words». 6 Queste riscritture non sono ipotetiche; si veda, in particolare, The First Draft Version of «Finnegans Wake», a cura di David Hayman, London, Faber and Faber, 1963, e Scribbledehobble. The UrWorkbook for «Finnegans Wake», a cura di Thomas E. Connolly, Evanston, Northwestern University Press, 1961. Una riscrittura «normalizzante» dovuta ad altri è A Skeleton Key to «Finnegans Wake», a cura di JosephCampbell e HenryMortonRobinson, NewYork, Harcourt, Brace, apparsa nel 1944, pochi anni dopo l'originale. 7 Si veda, On Puns, The Foundation of Letters, a cura di Jonathan Culler, Oxford, Blackwell, 1988; e Walter Redfern, Puns, Oxford, Blackwell, 1984. 8 Per una summa ponderosa si può consultare, Annotations to «Finnegans Wake», a cura di Roland McHugh, Baltimore e Londra, The Johns Hopkins University Press, 1980, e, in particolare per l'episodio della Prankquean; Bernard Benstock, Demonstration of the Pun Possibilities in the Tale of Jarl van Hoother, in appendice al suo Joyce Agains Wake, Seattle, University of Washington Press, 1965, pp. 267-296. 9 Per questi «stupidi, insensati ed orribili bestioni», si veda Giambattista Vico, La scienza nuova (1744), libro II, 3, «Del diluvio universale e dei giganti»; per il colpo di Tuono si veda l'intero contesto, ibid. libro Il, II, 4, «Corollari d'intorno all'origini delle lingue e delle lettere; e, quivi dentro, l'origini, de' geroglifici, delle leggi, de' nomi, dell'insegue gentilizie, delle medaglie, delle monete; ecc.». 10 Va citato il commento di Brendan O Hehir e John Dillon, A Classica[ Lexicon for «Finnegans Wake», Berkeley, University of California Press, 1977, p. 627: «For most of its long history Dublin's citizens were obedient to their foreign masters, who made the city 204

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==