Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

rappresentazione suggerita al soggetto ipnotizzato) che si trova in corrispondenza biunivoca con uno stato di attività cerebrale; la suggestione indiretta come uno stato cerebrale senza un corrispondente evento conscio. Le teorie psicologiche, d'altra parte, se non'hanno difficoltà a spiegare eventi psichici autonomi qual è la suggestione diretta (rispetto ai quali risulta teoricamente ininfluente la presenza di un possibile parallelo organico), si trovano in grave difficoltà allorché devono spiegare eventi che non hanno eco nella coscienza individuale. E questo perché la coscienza non è un accidente qualsiasi per la psicologia: essa, difatti, distingue il suo oggetto proprio in quanto si fa percepire non già dai cinque sensi, com'è per gli eventi obiettivi, bensì dall'«occhio interno», ossia soggettivamente. Lo psichico, in altre parole, è classicamente ciò che si rende alla coscienza di ciascuno - e questa intuizione filosofica diviene formalmente esplicita con la definizione cartesiana del pensiero come «ea omnia, quatenus in nobis sunt, et in nobis fiunt, et in nobis eorum conscientia est» [c.m.J: l'esser-cosciente, allora, sembra proprio non costituire, per i fenomeni psichici, una proprietà contingente com'è per gli eventi somatici, bensì necessaria. Parlare di «fenomeni psichici non coscienti», per la scienza di fine Ottocento, significa quindi cadere in una insopportabile contraddizione, ossia nella negazione delle premesse (e della stessa sostanza) della psicologia: i fenomeni non coscienti non possono esser detti psicologici, ma vanno interpretati - come tutti gli eventi silenti dell'organismo - in termini fisiologici. Freud accetta quella che possiamo chiamare «l'obiezione charcotiana» alla teoria psicologica dell'ipnosi: ma non senza reinterpretarla in una forma che si rivelerà poi tipica del suo stile di lavoro. Il futuro analista si chiede infatti: «Che senso ha dunque la contrapposizione tra i fenomeni psichici e quelli fisiologici dell'ipnosi? Essa ha avuto importanza soltanto finché s'intese per suggestione 225

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