3. Due modi d'idiozia (e d'ambiguità) 1. Enunciato della tesi Al tempo della germinazione vi sono troppi elementi in contrasto, in urto, di ostacolo perché la quiete possa essere una nota che spicchi palesemente. Naturalmente ogni opera è quieta, solo che ai contemporanei riesce difficile trovare quest'ultima quiete (nobiltà). Ogni opera seria risuona interiormente con le parole tranquillamente e nobilmente proferite: Sono qui. Amore o odio di fronte all'opera svaniscono, si dissolvono. Il suono di queste parole è eterno. Kandinsk.ij, da Strutture melodiche e sinfoniche Hiroshima 1945: anno zero. Quarant'anni di mobilitazione civile anti-atomica stanno lì a provarci che non sono risolutivi: lo spauracchio dei megamorti, l'appello pacifista, l'autorità degli scienziati, il potere degli stati, la volontà dei politici. Al conJrario è successo che - nel dilemma sterminismo-deterrenza - gli arsenali nucleari si siano sempre più impinguati e l'umanità si sia assuefatta, adattata alla bomba. Paolo Fabbri al recentissimo convegno milanese sul «Labirinto della paura» ha sostenuto che ,,oggi il terrore atomico è una delle fonti principali di sicurezza». In sintesi, l'allarmismo - anche il più responsabile - quando non suscita noia produce riti (emblematici gli incontri annuali di Erice). Il cronista dello show per la pace di Harry Belafonte (Montepulciano, 29 luglio), nel raccontare come lo spettacolo si svolgesse tra una tempesta ideologica da revival sessantottesco e una classica placidità non-violenta (tutti che si tengono per mano cantando «We shall overcome»), mentre il pubblico si andava via via assottigliando, annota infine: «Se la pace è così noiosa - diceva uno a gran voce - evviva la guerra nucleare!». Noia o ritualità, sempre inerzia è. Quest'esito ci riguarda. O quanto meno riguarda me, col chiedermi se anche la nostra iniziativa non rischi di arenarsi nella ritualità. A giugno, nell'ultimo incontro, la relazione di Michele Salvati mi aveva commosso. E lo dissi, assumendo l'impegno per un mio contributo. Durante l'estate ci ho pensato spesso, prendendo annotazioni e 231
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==