Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Il ritardo con cui il pensiero femminista francese entra a far parte delle conoscenze delle critiche americane si spiega, fra l'altro, con le difficoltà nel tradurre opere linguisticamente complesse quali quelle delle autrici succitate, oltre che con la diffidenza verso il dato di fatto che alcune di esse, Julia Kristeva, Eugénie Lemoine-Luccioni ed Hélène Cixous in particolare, non qualificano il loro pensiero come «femminista», ma si ricollegano alle teorie di Lacan, Derrida, Foucalt, Deleuze e altri pensatori di sessomaschile. Pur impegnate a decostruire il fallocentrismo della cultura occidentale, le teorie francesi del femminile restano entro le maglie del discorso psicoanalitico e metafisico maschile che dicono di voler smantellare. Di più: esse spesso designano la scrittura come femminile non perché scritta da donne ma perché ritengono che l'atto dello scrivere pertenga al femminile. D'altro canto, le studiose americane - già sospettose verso la cultura maschile, consce delle complicazioni derivanti dalla difficoltà di tenere unito il discorso sul femminile a quello sulla razza e a quello sulle scelte sessuali - hanno dovuto compiere un lungo cammino pragmaticoautoesplicativo prima di giungere ad interessarsi al pensero che ritiene il femminismo ormai anacronistico, «grounded in a (male) metaphysical logie which modernity has already begun to overthrow» (Jardin 1982:64). Il superamento delle opposizioni metafisiche cultura/ natura, soggetto/oggetto, logos/eros, uomo/donna, condurrà tutti verso una jouissance femminile - dicono i/le profeti francesi. Intrappolato nelle opposizioni tipicamente americane uomo/donna, bianco/colorato, eterosessuale/omosessuale, il femminismo americano è sembrato per anni incapace di «ascese» e «visioni» al di sopra delle parti e solo ora comincia a muovere i primi passi nel continente dellajouissance. Il pragmatismo, l'empirismo e lo storicismo del femminismo anglo-americano cominciano ad intrecciarsi con l'interesse francese per la politica del245

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