Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

mento, non può offrire al lettore un'interpretazione unitaria delle opere letterarie, dal momento che, fondandosi anche queste sul nulla, non richiedono più una lettura chiusa, finita; l'opera d'.arte aperta richiede letture aperte, infinite, decentralizzate. I works in progress sollecitano readings in progress, letture che divengono un «testo allargato» o «testo annotato» che pulsa dell'individualità di chi l'ha chiosato senza pretendere di esaurirne i sensi, di esautorare il testo.6 Approccio paraletterario implosivo ed esplosivo al contempo (la «paracritica» di cui parla Hassan) per una scrittura fondata sulla «paratassi» (Barthes) e che comporta un discorso frammentario che produce atmosfere attraversate da un sentore di disfacimento o sembra invocare il silenzio. Ihab Hassan nel suo saggio «La questione del Postmoderno», pur ritenendo che modernismo e postmodernismo non siano nettamente separati, ma permeabili l'uno all'altro, riesce a tracciare uno schema delle differenze fra modernismo e postmodernismo riferendosi a linguistica, retorica, filosofia, teoria della letteratura; antropologia, psicoanalisi e altre scienze ancora:7 DIFFERENZE Differenze, dialogie, dicotomie forniscono lo spunto-ma solo un inizio -per la diacrisi. Il seguente schema accenna a certe caratteristiche del postmodernismo: Modernismo Romanticismo/Simbolismo Forma (congiuntiva, chiusa) Scopo Disegno Gerarchia Maestria/Logos Oggetto d'arte/Opera finita Distanza Creazione/Totalizzazione 228 Postmodernismo Patafisica/Dadaismo Antiforma (disgiuntiva, aperta) Gioco Caso Anarchia Esaurimento/Silenzio Processo/Performance/Happening Partecipazione Decreazione/Decostruzione

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