L'immagine di Ibn 'Arabi che, nel suo viaggio ad Oriente, si inserisce nel contesto di altre successive comunità di fedeli - come alla Mecca, dove farà parte dei «Fedeli d'amore» - non è quella di società che si fondano su principi d'autorità o di legittimità, e richiama piuttosto un'immagine che Freud evoc?-, prendendo in considerazione l'ipotesi che sia proprio una «trasmissione psichica diret- - ta» ad organizzare «la volontà collettiva in grandi comunità di insetti»44 • Esteriormente infatti troviamo una religione esclusivamente individuale, un proliferare di mathesis singularis, visioni, telepatie; ma questi non sono che gli aspetti fenomenici di un· mondo nascosto, unitario, costituito da un sistema arcaico di rappresentazioni. La contraddittorietà di interpretazione ed esegesi, presupponendo direzioni opposte di svolgimento (dalla lettera al senso dell'interpretazione vs dalla lettera al senso nascosto), può essere letta sia ontogeneticamente che filogeneticamente: in questo caso la telepatia, ad es., è ciò che appare dal punto di vista del linguaggio verbale dell'interpretazione quando questo incrocia un linguaggio dinamico arcaico; anzi, è il momento in cui i due sistemi si incontrano - come nella svista che sta al centro della visione del secondo incontro con Averroè - e decidono di divergere, uno coll'accusa di irrazionalità, occultismo, patologia, l'altro coll'accusa di razionalismo autoritario. La telepatia non sarebbe che l'effetto di un incontro dinamico sotterraneo, o, anche, il miraggio che è servito di pretesto per andare a verificarlo. Tenendo presente, quindi, anche il punto di vista filogenetico (d'altronde spesso invocato dai richiami di Ibn 'Arabi alla tras-storicità delle visioni e dell'esegesi vitale) emergono con maggiore chiarezza i problemi posti dalla complessa pratica dell'esegesi: - il fatto che la specializzazione di un linguaggio verbale comporta la privazione dell'altra competenza, cioè la desuetudine delle funzioni comunicative dinamiche, come mostrato da Ivan F6nagy nell'economia demotivazione-rimotivazione•5; 251
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