Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

sa dunque, intersecandosi con quella dei mitici re del bosco e dei signori di Atene, una duplice scena con i cui modelli confrontarsi, e una duplice dimensione: storico-statuale e magico-naturale. Il movimento dei personaggi è speculare: da Atene verso il bosco e poi inversamente dal bosco a Atene. Le metamorfosi magico-oniriche mediate dal sonno - ogni mutazione nel comportamento dei personaggi avviene al risveglio - sono effetto della regia di Oberon, i cui ordini vengono dapprima male eseguiti da Puck, tra equivoci e leggerezze, ma portano infine al trionfo del matrimonio preferenziale, correggendo con una magia naturale le oscillazioni di Demetrio tra Elena, un tempo amata e sempre di lui innamorata, ed Ermia, a sua vuita attratta da Lisandro. Fissatosi con l'aiuto di Oberon uno stabile equilib1io, sopravviene l'autorità di Teseo, che sovrappone ad esso la celebrazione ufficiale dei matrimoni. Conclude l'azione, svoltasi nell'arco di quattro giorni, l'intervento-epilogo di Oberon e Puck, il cui ruolo ha accentuato e risolto mutevolezze, labilità e scompensi d'amore tra le coppie, e insieme l'opposizione tra l'ascrizione femminile o maschile dell'educazione di un adolescente. Il gioco delle tensioni psichiche si completa con una recita: preparata nel bosco da una compa.::,onia di artigiani, desiderosi_ di offrire un omaggio nuziale ai sovrani di Atene, la rappresentazione inscena la vicenda di Piramo e Tisbe. Nonostante la rozza semplicità dello spettacolo Teseo lo sceglie per le sue nozze, vagliando ·e scartando altre proposte: con essa accettando l'umile lavoro degli artigiani e insieme l'argomento scelto: il duplice suicidio per amore di Piramo (per quella che egli crede l'evidente· morte di Tisbe, sbranata da un leone mentre l'attendeva) e di Tisbe, che in realtà ha lasciato solo il suo velo tra le zanne del leone, ma non può sopravvivere alla fine di Piramo. Il senso democratico della scelta di Teseo nell'apprezzare la recita popolare, sottolineata dal dissenso sprezzante di Ipplita, non rappresenta una semplice nota di generosità regale. In sé la scelta di Teseo appare poco in sintonia con le raffina228

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