CORDELU.: ...I love your Majesty According to my bond; no more nor less... You have begot me, bred me, lov'd me; I Return those duties back as are right fit, Obey you, love you, and most honour you. (CORDELIA: ...amo Vostra Maestà secondo il mio vincolo, né più né meno... da voi fui generata, allevata, amata. Io ripago quei debiti al loro giusto valore, vi obbedisco, vi amo, massimamente vi onoro)33. Sottraendosi alla gara di comparativi di maggioranza e superlativi assoluti già usati dalle sorelle, attraverso il suo «no more nor less» Cordelia descrive valori tipicamente illuministi34 • Anche il matrimonio di Cordelia, pur bandita dal padre, con il re di Francia, ripete gli stessi valori naturali: il re di Francia decide di sposarla per le sue qualità intrinseche e senza dote, poiché «she is herself a dowry», «most rich, being poor». Egli inverte in tal modo la scelta del pretendente rivale, il duca di Borgogna, che condivide invece lo sgomento semi9tico di Lear e trova Cor:delia inaccettabile dopo il misconoscimento sociale. Compreso più tardi l'errore commesso con il love test, Lear apprenderà, insieme al nuovo regime simbolico, il nuovo codice, la lezione illuminista di Cordelia. La duplice lezione, simbolica e semiotica, che ribalta la scena del love test, adduce ad un'altra scena: l'isola di The Tempest. Qui culmina anche la vicenda di Amleto, di cui la Tempest è, come si vedrà, sorprendentemente, scrittura ribaltata. Ma una terza vicenda confluisce nella Tempest alimentandone la lezione conclusiva: quella di Midsummer Night's Dream, esplorazione matrimoniale e statuale del rapporto di coppia nello spazio utopico e sperimentale del bosco. E attraverso questa commedia della prima produzione shakesperiana che si potrà pervenire all'ultima «scena di educazione» della Tempest, di cui essa predispone, accanto all'intreccio di rapporto padre/figlio-a proprio del Lear, l'intreccio di educazione della coppia: 226
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