Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

del simbolo del libero passaggio, lo integra all'economia generale della circolazione (rosso, or(ange)'", verde-: delle parole, s'intende. E questo spalancare il museo non si fa attendere. Grazie al sistema delle traduzioni lievemente spostate, il rosso si cancella e diventa oro (cfr. goldfish), prima di trasformarsi, con un gioco di parole, in verde: «(...) i pesci rossi (goldfish), OuVERTe su quanti paesaggi (... )». Quanto alle traiettorie del bianco, è ancora una volta impossibile confinarle nell'area semantica (sabbia bianca, foglie bianche) o simbolica (bianchezza del giglio, di Virginia). L'esempio dei «gigli rovesciati» mi aiuterà a sottolineare le implicazioni testuali. L'individuazione di una forma paronimica dell'imperativo «lis»''d incita, per non dire obbliga, ad estendere questa lezione metastuale del fiore all'aggettivo che vi si collega. In quest'ottica, «rovesciati» si interpreta come qualcosa che determina un tipo di lettura all'indietro. Tuttavia, se si legge meglio, se si cessa di staccare «gigli rovesciati» dalla superficie ove l'espressione si presenta, ci si può render conto che attraverso questo sintagma il supporto si ingegna ad autodesignarsi, e anche a designare gli effetti di luogo prodotti dalla propria stratificazione, dalla propria divisione in linee successive. In realtà, allorché si ha un foglio o un libro, allorché la linea si spezza, la lettura è costretta a procedere a zigzag, a fare alternare due tipi di movimento: quello, orizzontale, da sinistra a destra, e quello discendente, da destra a sinistra. Generata dalla struttura stessa del supporto, la possibilità di una lettura multidirezionale (diretta e all'indietro, ascendente e discendente) viene ad essere come narcotizzata dalla egemonia della lettura detta lineare". Come ogni te- * In francese il «giallo» del semaforo viene chiamato orange. E ciò consente all'associazione con ORo del termine inglese goldfish, pesce · rosso» (N.d.t.) ** «Giglio» in francese è «lys», «leggi» è «lis!» (N.d.t) 211

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