Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

dalla confezione stessa del libro e da tutte le indicazioni «paratestuali»13 che, scrigno del testo, fanno schermo tra questo e i testi che lo circondano. Si precisa a così l'interesse del sovvertimento delle frontiere del museo, che funziona nel testo nella stretta misura in cui esorta ad andare a caccia, al livello del libro, di tutte le fessure della zona che gli impedisce di comunicare con altri testi, all'interno e all'esterno della biblioteca1 •. Insieme con questa problematica del quadro, il supporto trasmette alla finzione tutto un sistema di colori la cui analisi sarà oggetto dell'ultima parte di questo articolo. Oggi lo si sa bene: per lo scrittore una pagina bianca non è una pagina vergine. Scrivere, in realtà, non è mai un atto originale, poiché ogni testo è un palimsesto, greve di ciò che è stato già scritto, con il quale e contro il quale una scrittura si cerca. In Passage, questa plenitudine della pagina vuota verrà presa sul serio, cioè alla lettera; il biancore del supporto sarà l'occasione per l'insorgere di un'isotopia cromatica le cui variazioni partecipano al fallimento della rappresentazione: le parole che indicano un colore non potranno venir lette indipendentemente dalle forme che le circondano: semanticamente, il loro valore dominante sarà autorappresentativo (indurrà un effetto di testo piuttosto che un effetto di reale). Anteriore all'apparizione dei bianchi, l'unione del verde e del rosso ottempera già interamente a questa logica. Presi in prestito dal codice stradale, questi due colori simbolizzano immediatamente i movimenti del testo, o, più precisamente, poiché il rosso precede il verde, la sua (ri)messa in moto. Anche il fermarsi e il ripartire dei veicoli dovranno venir letti al livello del testo. Ma vi è di più. Riservato ad uno dei particolari della tela, il rosso è al centro di una fitta rete metaforico-metonimica. Irradiandosi sull'insieme del museo, sottolinea, in tutta evidenza, il carattere immobile e asfissiante di un tal luogo. Ma, essendo il contrario 210

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