L'analisi di altri nessi, più globali, mostrerà che, andando oltre la messa in funzione dei tratti distintivi del supporto, la finzione consente anche un ritorno su quest'ultimo, e che esiste pertanto tra supporto e finzione un'interazione analoga a quella che era in opera sull'intrecciarsi dei diversi supporti. Ciò che passa dal supporto alla finzione è perciò una serie di costrizioni relative ai numeri, ma anche, più in generale, i problemi congiunti del quadro e della sua suddivisione. Estendendo le indicazioni quadrangolari del foglio e della pagina, il testo installa, en abyme, una riflessione sulla pittura e sullo spazio museologico che la raddoppia. Una scelta logica, giacché «finestra aperta» (Alberti), è come quadro, particolarmente, che la pittura occidentale si definisce: «la cornice crea lo spettacolo»'0 • Scelta en abyme, altresì, giacché la pittura serva da modello a tutta la letteratura rappresentativa, sicché riferirsi al dipinto significa mettere in questione un certo impiego dei segni e del libro. Passage non nomina il quadro", lo descrive, e il suo statuto linguistico traspare nelle parole che ad esso si riferiscono: sotto i motifs [motivi] leggete les mots [le parole], e sotto il tableau [quadro] il tavolo da scrivere; fate lo stesso per paysage [paesaggio] e conservateur"' e vedrete in quale misura lo scritto si fa emblematico nella cosa dipinta. E qui l'inquadratura operata dalla finestra ha la particolarità di· ripetersi, per l'interposizione di telai, all'interno stesso (della cornice) del quadro. E perciò la presenza della finestra è talmente massiccia che porta ad offuscare quasi interamente ciò che ha la funzione di rendere visibile (e di promuovere in opera). Lo sguardo non attraversa più il vetro, ma vi si arresta. O ancora: la vista viene ripor- * In francese paysage include pa-ge = pagina; conservateur include con-teur, narratore (N.d.t.) 208
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==