Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

stilema a una categoria genericamente petrosa; ma suggerisce altresì come nel lessico petrarchesco l'equivalente funzionale di agre sia piuttosto aspro o acerbo - ambedue generatori di ampi paradigmi dittologici. A imbrogliare le carte coptribuisce anche la circostanza che al prims d'efrancar cor agre corrisponde esattamente a «c'aman preian s'afrancha cor ufecs», il verso·· della canzone XVI reso celebre dal Petrarca stesso che lo cita e lo ricodifica nel sonetto Aspro core et selvaggio, et cruda voglia (nella seconda parte del canzoniere, immediatamente successivo alla canzone con «agro» in rima). Il modello danielino sarà da riconoscere ancora in XXIII 66 «che 'l cor s'umiliasse aspro et feroce», rincalzato dalla figura antitetica di 69 «de la dolce et acerba mia nemica» (per definire l'etichetta di questa canzone valga la rima di 82-4 «petra»: «spetra»). La relazione antonimica con «aura» è in CCXXXIX (sestina che ospita gli adynata danielini) 14-9: «e'n quante note/ò riprovato humilfar quell'alma!/Ella si sta pur com'aspr' alpe e l'aura/dolce, la qual ben move frondi et fiori,/ma nulla pò se 'ncontra maggior forza». È probabile che proprio agre - se non come citazione puntuale, ·per lo meno come categoria - individui il denominatore comune sotteso in filigrana al rapporto che vige fra ,il'aura» (in particolare l'aura doussa che «espeis'a foils» i «broils brancuz») e l'antitesi di «aspra» con «dolce»». È a questo livello, meglio che nell'isolata citazione dantesca, che è dato cogliere l'eredità più feconda e autentica depositata dall'invenzione danielina. Rispetto alla quale il filtro petrarchesco rappresenta a tutt'oggi la trasposizione più fedele: lungi dall'innestare lacerti estratti di peso (ed è proprio questo che rende impossibile, nella maggior parte dei casi, una identificazione immediata); Petrarca lavora sulle relazioni intratestuali, riproducendo nel proprio codice i campi fonosemantici e simbolici che la parola irradia per espans-ione. È verosimile che egli non ignorasse la can188

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