dagalesi credono ,di poter supplire all'inesistenza di una ·sostanza linguistica» 37 • IJ gioco della vooe è il gioco del corpo non integro, di pezzi di corpo, di anatomie che lo frantumano e insieme lo rendono rpiù · «corporeo», più {< interno». La voce ,senza significato, doè il suono ,senza linguaggio articolato, H 'Significante puro delle ii celtiche, degli ululati, dei cachinni, delle levate di ,spalle, dei dinieghi, gesti e tmtti fonici superficiali, non ,rende oonto del contenuto, è una parentesi !Ì. cui spazi interni vengono ingranditi dalla .lente della follia. Tutto ciò supplisce al1'«inesistenza di una ,sostanza linguistica», cioè il suono puro si fa :linguaggio. Linguaggio poetico e grottesco, aperto come i corpi da cui proviene, corpi non compatti, esposti al1a contaminazione del «fuori», pm:iettati verso il rigetto. «Il peone, nei momenti più drammatici, avrebbe anche sputato volentieri: ma presente lo pseudo-padrone, non osava: inquantoché l'ejezione ,di liquido ,giallastro dalla bocca (estroflessa in momentanea proboscide fallica o semplicemente contratta) costituisce atto di troppo dichiarata e disgustosa analogia perché ,anche un peone della Cor,digliera Maradagalese non ne percepisca la sconvenienza» 3 \ Il corpo ,grottesco è aperto e gravido (di orina, di sputi, di vooe); gli orifizi e i prolungament!Ì., come la proboscide fallica della bocca, dicono d.i quel corpo il disor,dine e l'orrore, la morte e la rigenerazione. «La lavandaia Peppa , arrivò dunque a poter egutturare, con dei ,glu glu manzoniani da taochino femmina [ ...]» 39 • Tutti quei corpi accatastati insieme, da cui fuoriescono tracce escrementizie che appestano l'aria e il pavimento! Fetore, orrore, ossessione, disgusto, disprezzo: 249
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