La lingua dell'altro Se nomina:rie è per la maidre separarsi dal figlio, il ritorno di lei al figlio nella veste di nutrice tende invece a 1saturnre il corpo ,di lut l, a controllame il discorso. Anche la madre di Gonzalo è a11e pI'ese ool cibo; da sola lei cucina: « Con carote e ,sedani, a fuoco lento, nella casseruola lunga del luccio; vi Timestava, in quello sguazzo, con un cucchiarone di legno: ne veniva una cosa piena di 5pini, di sedani, ma piuttosto buona al gusto » 21• Ma .la madre [lOil nutre il figlio con questo pasticcio: ,se ne Jibern, lo dà agli altri. Una cucina povera, da iCUi lei ,si ,separa, che nella sua fruga1rità nega alla madre di ,saturare corpi, nega iii controllo della nutrice sull'oralità del figlio. Ed è Gonzalo dal canto suo cupido di cibo, avido e vorace di mangiari faroiti, saturi d'intingoli e ,di immagini 22 • Cibi rnffinati e però sempre ai limiti della contaminazicime, così ,savrnbbondanti e manipolati: 242 « Del grifo e del naturale porcino di lui, altresì adduceva ia favola, in aggiunta a quel di sopra, come nd corso di tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara, merlani in bianco con fiotti di maionese, e due o 'tre volte il peje-rey; e piccioni arrostiti in casseruola con ri rosmarini e le patatine novelle, dolci, ma non troppo, e piccolette, ma di già un po' ,sfatte, inficiate, que1ste, nel ,sugo stesso venutone da quegli stessi ,piocioni: farciti alla lor volta, secondo una rioettia andalusa, con l'origano, la ,salvia, il basilico, il timo, il rosmarino, il mentastro, e pimiento, zibibbo, la11do di scrofa, cervelli di pollo, z , enzero, pepe rosso, chiodi di garofano, ed
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