Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

Il lento pallore della negazione La scrittura contaminata Se la negazione ha da esr ibire un ,rigetto e una contaminazione, esiste un '1uogo in cui ritrovare la oelebrazione ripetuta di questo processo. Luogo utopico, posto al di fuori del ,giudicabile: non-luogo, piuttosto scena. Tra le soene possibili, 1a scrittura; dov,e la distanza dal giudizio è cadenzata dall'asi senza di responsabilità della parola sulla verità o falsità di ciò ch'è ,scritto. Dove , si mettono in opera apparati di finzione che nulla hanno a che vedere con l'integrità e la compattezza del pensiero. Ciò che esoe dal corpo che 1 scrive è un nuovo corpo, il testo, rigettato e abiurato dall'rio del pensiero, frantumato attentatore incauto dell'unità ,del corpo \integro. Tanto più evidente il dialogismo, fa truffa alla lingua, l'ironia del disco,rso, dove 1a scrittura è contaminata, la lingua maltrattata, i luoghi mascherati, la negazione .inscenata, dove v,i è resistenza alla fabula. Quando un , testo rnnde noti iÌ. suoi pe110011Si di produzione, espulsione, ,senza - bisogno ,di meta�parlarsi, 1a negazione della scrittura è negazione di una voce centralè,. sia essa ri:l « proprietario» della parola, H « protagonista», il contenuto, l'amMente sociale dell'intellettuale; negazione di un luogo oggettivo della scrittura. �arola 234

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