Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

paziente con sintomi ossessivi si presentavano, nel lasso di tempo privo di ossessioni, periodi di uno o due giorni di malessere vegetativo, mentre il suo comportamento verso l'esterno diventava progressivamente aggressivo e la tensione si allentava. Questo controllo della tensione lo troviamo anche nella scena citata dell'Ora di tedesco. Da un lato non succede nulla di inaspettato, dall'altro l'attesa viene accompagnata da un crescendo di angoscia, che non consente la confidenza con la paura. I riti danno ai rapporti abbastanza privi di contenuto non solo una struttura che sopravvive, ma spesso anche una carica di sensazioni che sostituisce in modo artificiale i sentimenti veri. Su questa funzione regolatrice della tensione richiama l'attenzione Spencer nel suo lavoro sui riti d'iniziazione dei Samburi. La cerimonia d'iniziazione con la sua forma predefinita, con gli avvenimenti che si susseguono, scioglie la paura che è propria della cerimonia e il parlottio degli anziani, che precede l'evento, la loro preoccupazione circa l'esito del rito tempera il crescendo della paura di coloro che attendono 1 7• Riguardo ai fenomeni ossessivi, che accompagnano lo sviluppo infantile (ad esempio il rito di addormentarsi assieme ai genitori) - nel caso si manifestino in una situazione di adeguate basi affettive - la loro funzione di difesa è in primo piano. I malati ossessivi possono solo mantenere relazioni oggettive molto insicure. Sopportano a malapena i propri impulsi sentimentali ambivalenti, e riesce loro particolarmente difficile mantenere il necessario distacco oggettivo. Questa situazione costituisoe un punto ,es,sen:ZJiale nella terapia dei malati ossessivi 1 8• Le abitudini familiari, i riti, generalmente significano una grande forza di coesione. Spesso queste usanze familiari spiegano prima di tutto lo stare a casa, l'atmosfera dei pranzi domenicali o del Natale. Nell'Ora di tedesco viene rappresentata una cerimoniale scena fa227

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