rimentazione delle differenze aiuta a vedere ciò che è proprio dei nostri gio chi; ,deve trovare memb.ri intermedi, mostrare gli usi dilatando a venta:glio le applicazioni, collezionare ricordi 37, cambiarie le , regole fino a che i giochi diventano irriconoscibili. Il filosofo deve avere oochi:o e immaginazione, per vedere secondo forme e giocare sul registro del possibile. Il filosofo produce enunciati grammaiticali. Quando un filosofo ,chiede: Pel'Ché ,dico che 1 il cane crede che il padrone ,sia alla porta, ma non posso dire che crede che il padmne arriverà dopodomani? Berché dico che questo arancio tende ,al :rosso, ma non dioo che ,questo veride tende al rosso? 38 -egli sta ,costruendo enunciati grammaticali, cioè enunciati che mostrano le regole dei nostri giochi linguistki. Gli enunciati grammaticali mostrano ciò che diciamo. Non dicono, non teorizzano, ma delimitano aree ,semantiche possibili. Sono ,al di .fuori del gioco del vero e del falso, ma , r;endono possibile il gioco del vero e del fa1so. L'attività filosofica ha ,sempre a che fare con un indicibile, oon un'a:ttività di esibizione di strutture significanti. È tipicamente filosofico l'ossessivo interrogarsi di Wittgenstein sul « ,seguire una I'egola » e sul rapporto tra regola e applicazione 39 • Gli ,enunciati grammaticali mostrano usi , ma non li fondano; non connettono necessità ,grammaticali con necessità extralinguistiche: « La filosofia non può in nessun modo intaccare l'uso effettivo del linguaggio; può, in definitiva, soltanto descriverlo. Non può nemmeno fondarlo. Lascia tutto com'è » 40 • Indidbil,e quindi •ancora come interidizione a oltrepassare H segno: norn ,si può fondare l'uso né in • immagini mentali, né nelle cose, né all'interno, né all'esterno. Ogni rituale filosofico che V!\.lole ,spiegare o fondare è feticistico, reificante, mitologico. La filosofia deve mantenel'e la sua funzione di delimitazione dell'indicibile: una funzione epis-temologica negativa, in un certo ,senso. 94
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