la naturia esiste, e che l'angoscia di un itinerario nel suo interno è sopportabile perché commisurabile con un riapporto umano. Nelfa seconda poesia de La Magdeleine, perciò, la nuca di questa donna serve al poeta per imporre il fondamentale o:ridine wa ciò che è avanti e ciò che è dietro, tm uno sguardo assente e un luogo di rifugio e calore. Perfino ciò che è alto e basso •serve come fa segnalazione primada tra un interno ed un esterno. Il viaggio avviene allora in quell'universo ·semantico ,già conosciuto, in cui l'asperità e la levigatezza stanno unite insieme al fuoco e al gelo. Nella -terza poesia de La Magdeleine è ;}'intera peUe di un corpo femminile che genera il vento: anche qui, come ,si è visto nella prima delle Magdeleine, il fiato e :il respiro ,generano dalle tenebre quella luce che ha una ,sua origine nel fiato ,sospeso sulla parola. Nella quinta poesia de La Magdeleine è perciò una piega-ruga sul volto fomminile ,che ;riproduce, ia pairtire dai capelli, la geologia metamorfica ,della terra, che ha come suoi oggetti interni la sessualità, la penetrabilità, l'enigmaticità della vista che scompare. Nessuna di queste poesie, se così brevemente riassunta, esprime però 1a vera natura ,psicologica di questa • seduzione: e forse ,solo la riflessione aocurata sulla concertazione logica così ben nascosta neHe prime tre poesie esaminate può ,servire a delinearne la sostanza. Questo atto seduttivo nasoe dal sottile confronto tra la incommensurabilità del linguaggio e , l'incommensurabilità del rapporto Io-Tu. Entrambe queste incommensurabilità costruiscono, in presenza del loro specifico oggetto (:ri1 spettivamente la parola e la donna) la natura complementare delle loro assenze. iL'assenza femminile è dò che spinge alla continua trasformazione della sua traccia, che è luna11e o solare o stellare, cal.da e fredda, orizzontale e verticale, infinitamente vicina e distante. Tutto ciò che la natura può aocoglieI'e sotto queste 174
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