Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

producendo la permutazione «identica» essa appare autoi­ dentificatoria proprio rispetto a «dolce» che ne è il nucleo psicologico generativo e riattrattivo, ottenuto dal segmen­ to anagrammatico LEI-CO che esprime una nascosta pre­ senza pronominale femminile. Anche questa struttÙra, che obbliga ad una lettura a ritroso, suggerisce che il pensiero inconscio abbia fatto della meta conclusiva della poesia un ideale polo sovradeterminante l'organizzazione dell'e­ nunciato. È interessante, infine, mostrare nell'Infinito un'impor­ tante relazione permutativa mantenuta tra due versi. Se si considerano le trascrizioni matematiche delle due permutazioni N e P, entrambe doppie, interne ài. due seg­ menti anagrammatici OCOILCO e OCEVOCO, l'identità N 2 = Pi costituisce un legame a distanza che, per la po­ sizione dei due segmenti, è, a tutti gli effetti, una rima logica, o rima «anagrammatica»: ove per p-OCO : IL CO-r I (7) -:- (8) I I I I I (101 _,_ (11) f. I I ---.. I a questa v-OCE I VO CO-mparando N 2 = P 2 OCOIL OILCO OCEVO EVOCO N 1 N 2 = P 2 P 1 -- P, = N.,N,N 2 12345 12345 N 1 = <14523) N , = (54123) 12345 12345 P, = ( 34125 ) P , = (54123) Il legame è però più complesso. La combinatoria per­ mutativa propone anche l'identità PiP1=N1N2, ché origina P secondo la relazione P = N2N1N2, ciò che, secondo l'algebra definisce P come «trasformato» di N1 s econdo · N2. 185

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