Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

Il prodotto F 2 F 1 GI impone nella struttura la sequenza Fi-Fi-G-I, che ha origine da ERMIO e, risalendo in alto, conduce con I a NSITA. La vicinanza prossimale tra I e S prolunga quindi la sequenza Fi-Fi-G-I, per l'identità F 2 F 1 GI = SMEoMS IGF1Fi, dapprima nella sequenza verticale S-M-Eo-M-S, e poi, ancora per la vicinanza prossimale tra S e I, nella sequenza I-G-Fi-Fi. In questo modo il punto terminale di questa sequenza (A) viene a coincidere con quello iniziale, rendendo con­ tinua, tramite un'identità, l'intera sequenza. Es;,a vincola ricorsivamente proprio «immensità» a «pensier mio» im­ plicando questa identificazione in un rapido riassunto del­ la struttura verso il polo generativo di orizzonte, e quindi in una continua riproposta di questa linea interpretabile in senso pronominale. Si può presumere che questa struttura sia quella fon­ damentale dell'Infinito: essa è infatti ciclica, cioè psico­ logicamente infinita. Essa agisce rigenerando continuità in un astratto sistema articolatorio, ricostruendo perciò il concetto di infinito secondo l'unica modalità possibile in un sistema di memoria finito. Come struttura emisim­ metrica essa pone il problema, anche, di come sia stata generata dal pensiero, e per questi motivi risulta così interessante per una teoria delle funzioni inconsce permu­ tative. Nel sistema, infatti, l'originaria asimmetria che ha prodotto questa struttura convive con questa simmetria, indicando uno «stato di coscienza asimmetrica» nella pro­ duzione del testo, sostenuto però da funzioni di simmetria che sorvegliano l'enunciato direttamente dal basso, cioè a ritroso rispetto al nostro modo di concepire il pensiero linguistico. Un'altra identità permutativa 7 emisimmetrica conclu­ de la poesia: TRQFiF1SISF1FiQRT = m�m. An­ ch'essa mantiene un processo che ripercorre dapprima all'inverso l'enunciato mediante le sue ultime sette permu­ tazioni, avendo come origine e meta proprio OLCEI. Ri- 184

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