Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983
vista logico-permutativo, l'intero sistema anagrammatico induce ad alcune importanti considerazioni. Nell'Infinito due strutture confluiscono identificatoria mente su «immensità». Mentre la prima risulta dotata di qualità semantiche, la seconda appare più come una astratta ramificazione, originata da «orizzonte». Anche di questa è però possibile dare una interpretazione seman tica specifica. La linea permutativa originata da orizzonte coinvolge il pronome TE, incluso nel nucleo generativo della linea (orizz-ON-TE-I), in un privilegiato rapporto duale con il pronome IO. Questo rapporto si accresce, nello sviluppo permutativo, tramite la mediazione della funzione locativa IN, NEL. ON-TE-I genera (con E) O-IN-TE, e questo (con H) TE-IO-N. L'intera linea ritrasforma perciò il singolare TE di ON TE-I nella coppia TE-IO-N, e l'accoppiamento pronominale viene ribadito dalla successiva ritrasformazione (con L) 6 di TE-IO-N in N-TE-IO. Il nuovo segmento anagrammatico IO-NEL della linea permutativa fa defluire infine il rap porto IO, TE, IN, NEL direttamente nelle permutazioni terminali, e quindi nel sistema simbolico conclusivo della poesia. È però il «pensier mio», che rappresenta Leopardi co me soggetto, che si unifica «dentro», all'interno dell'im mensità (in cui permane, come im-ME-nsità, la referenza soggettiva del pronome ME). Riconcettualizzando l'im mensità come mare Leopardi vi propone, «dentro», la tra sformazione della morte in quel sentimento «dolc _ e» su cui converge la poesia. La derivazione di «d-OLCEI» da «LEI-CO», in cui permane un pronome femminile, indica ancora, in questa unificazione, come oggetto identificato rio, un nascosto accoppiamento LEI-ME. La seconda struttura risulta, da questo punto di vista; l'espansione (tramite il concetto di immensità, infinita mente capace di accogliere e contenere) di un immagina- 182
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=