Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983
Una massima funzione identificatoria pervade inoltre l'intera struttura fatta di queste due parti, entrambe ori ginate da due limiti percettivi. Nei tre ultimi versi con fluiscono tre permutazioni dalla prima (D, C 1 , C i ), e sette dalla seconda (I, S, F;, Pi, Q, R, T). L'identità D C 1 C i = I S Pi F1 Q R T propone perciò anche la massima equi valenza astratta di questa confluenza, ottenendola da pro dotti permutativi ordinati secorido la loro successione nel!'enunciato, in modo da rispettare con questo ordine ana grammatico il consueto ordine grammaticale. In un campo logico-permutativo molto astratto si de linea così l'efficacia di un algoritmo interessato al control lo di vistose ramificazioni permutative. Può essere utile, per il lettore, prima di altre conside razioni, valutare, almeno come ordine di grandezza, la probabilità matematica di questa struttura. Se, ad esem pio, la confluenza terminale gravitante su «immensità» viene interpretata - come appare lecito - in funzione di un ordine permutativo, l'intera combinatoria di C 1 , C i , I (C 1 I=EHMS, C i I=EHMQ) dà già luogo, per queste due sole identità (ciascuna dipende dal caso con probabilità 1/120) alla probabilità composta 1/120 1/120= 1/14400. E guale valore di probabilità consegue dalla doppia ugua glianza C1 Ci = G I e Ci C1 = I G, ciò che porta la pro babilità complessiva dell'ordinamento permutativo dipen dente da «immensità» al valore 1/200.000.000. In modo simile si trovano i valori di probabilità degli altri punti della struttura: attenendosi ad un rigoroso criterio ordi nale il valore scende a meno di 1/10 16 • Con ipotesi più caute questo valore cresce, permanendo comunque molto basso. Ciò che garantisce la vera significatività della strut tura è la coerenza che si avverte nel sistema delle con fluenze. Sia dal punto di vista semantico, . sia dal punto di 181
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