Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

rossi di L. Carroll e dell'angelo Israfel di Edgar Poe, come spinto da una voce di cui adesso bisogna trascriverne, tradurre e prolungare le intonazioni. La condizione inau­ gurale dell'atto poetico consiste nel separarsi dall'«io tem­ porale», nel trasformare all'interno della lingua la scala del senso. La poesia consiste innanzi tutto in questo con­ tinuo cambiamento di piano a cui le parole possono in­ citarci, condurci: essa è quel rischio corso sulla lingua attraverso cui le parole conservano qualche possibilità di farci intendere le voci del loro emergere. Di più, e ogni volta, bisogna · sempre esplicitare la posta che è in gioco in un tal percorso, cominciare a renderlo manifesto agli occhi del lettore. L'atto poetico attraverso cui mi rifaccio un corpo, attraverso cui introduco un nuovo re­ spiro nella lingua, non è insomma nient'altro che il dive­ nire manifesto delle parole, la messa in gioco delle rap­ presentazioni che le sorreggono. La poesia è quel gesto, di una ampiezza paragonabile all'estensione del discorso religioso, tramite il quale passo senza cessa al limite di ciò che è udibile e di cui, tra l'altro, le glossolalie danno prova. Transfert in ogni senso, per il cui tramite sono in posizione di analizzare la lingua in tutti i suoi aspettt; la poesia rappresenta una sorta di innocenza seconda, accaduta, che prende corpo mano a mano che le parole mi parlano e mi trasformano. In questo senso essa non costituisce un ritorno su di sé - a quell'«io stesso» di cui sono stato sempre carente -, ma piuttosto una proie­ zione su un piano inedito, illimitato, una spinta di me stesso verso il non saputo; il non conosciuto, della mia lingua. Essa manifesta con forza la scissione che io sono, quel luogo di indigenza e di ricchezza dove posso, ad ogni momento, pervenire come scrittore, in cui prendo forma nello spingere le parole aldilà del loro senso con­ venzionale e portarle a una intensità nuova, secondo un tragitto di cui commento le stazioni principali. La poesia è la mia auto-bio-grafia a venire: questa 107

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