Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

Bildraum e dialettica dell'ebbrezza Nella «premessa gnoseologica» dell'Ursprung des deut­ schen Trauerspiel, Benjamin aveva detto: «L'autentico - questo sigillo dell'originario nei fenomeni - è oggetto della discoperta, di una discoperta che in modo del tutto pe­ culiare si connette con il riconoscere» 1 • Il marchio d'au­ tenticità dell'ebbrezza - se così possiamo esprimerci - viene in luce quando essa è colta a partire dai suoi estre­ mi, vale a dire in quel suo incrociarsi dialettico per cui è possibile sottrarsi al cerchio magico dell'ebbrezza solo vivendo quell'esperienza di essa in cui si produce un ri­ lasciarsi dell'Io. Al Bannkreis dell'ebbrezza subentra, quin­ di, un altro . spazio che è interno all'ebbrezza stessa, ma è incomparabilmente più vasto del primo, tanto da coin­ cidere con l'esperienza di una illimitata libertà. Il gioco dialettico-distruttivo dell'ebbrezza sta appunto nel trapasso da uno spazio ad un altro; da una metafora morale ad una metafora politica, vale a dire ad una me­ tafora assoluta in cui è caduto il tertium comparationis. Tutto ciò risulta evidente da quanto Benjamin osserva a proposito del rapporto tra «comparazione» (Vergleich) e «immagine» nel Traité du style di Breton. «Una felice intuizione di ordine stilistico - così Benjamin - che deve essere allargata. Allargata: queste due cose - similitudine (Vergleich) e immagine nella politica, urtano l'una contro l'altra nel modo più drastico e inconciliabile che in qual- 95

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