Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
involontaria, che attraggono la sua scrittura. Dopo che l'esperienza della lettera lo ha guidato nel tempo fermo del geroglifico, dell'emblematica, dell'iconologia. Le categorie e i sogni della storia - il regno e la spe ranza, il dominio e la sconfitta, la redenzione e la rivolta . - sono rimeditati all'ombra di una corporale malinconia, che, se è corrosiva, non cessa di contemplare quell'altrove che traluce in ogni volontà di interrompere il corso del mondo. Queste figure, questi pensieri, hanno accompagnato la ricerca che la forma seminario con qualche fedeltà e con molte . divagazioni ha cercato di contenere, e talvolta sug gerire. I testi che qui si propongono hanno intonazione diversa, e diversa è la loro densità teorica. Qualcuno segue le mo dulazioni didattiche del parlato, qualche altro traspone l'esperienza d'una comunicazione in scrittura. Qui, dove il corpo d'un'esperienza si frantuma, e il saggio originale prende posto accanto all'esercizio giovanile, un seminario dice la labilità della sua pretesa alla ricerca, al gruppo di ricerca. Nella scrittura ciascuno riprende la sua solitu dine, il suo rigore e la sua difficoltà, la sua passione e la sua fatica. Un seminario finisce con l'essere soltanto una raccolta di testi. Ma se la sua verità fosse soltanto l'amicizia? Forse il voler fare prova di questo m'ha spinto a seguire, per molti mesi, e, come si dice, coordinare, il gioco di parole e di volti, di presenze e di slanci, che dall'interno d'una stanza spesso s'è protratto, la sera, e dissipato, e riacceso, fino al caffè Fontegaia o al caffè Palio nella piazza del Campo. Antonio Prete 94
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