Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

occhi per far comparire il sangue, ci riportano ancora sul tema del «perturbante». Questa volta per seguire la riflessione di Freud sull'inadeguatezza del contenuto della fantasia o del racconto a orientarci sulla via della com­ prensione. Non solo per Nathaniel o per la ragazza, anche per il nevrotico la castrazione può essere accecamento. Ciò che segna la differenza è la comparsa nel reale dei significanti forclusi: nella materialità di una voce, nel­ la presenza dell'avvocato Coppelius. «Sento una voce che mi dice di fare del male, di strap­ parmi gli occhi per far scorrere del sangue. Ma, non è una persona come lei, è una cosa che viene dal di dentro». «Notre patiente ne <lit pas que c'est quelqu'un d'autre derriére lui qui parle, elle en reçoit sa propre parole, mais non pas inversée, sa propre parole est dans l'autre qui est elle-meme, le petit autre, son reflet dans son mi­ roir, son semblable» 13 • Freud e, in seguito Lacan, hanno dato la parola allo scritto di Schreber onde rintracciare un senso (verstehen) nel delirio. «La realité n'est pas ce qui est en cause. Ce n'est pas de realité qu'il s'agit chez lui, mais de certitude» '4. Come fare un altro passo In chiusura del lavoro intitolato Nevrosi e psicosi, Freud invita a ricercare quel meccanismo analogo alla rimozione per la nevrosi che possa rendere conto della specificità della psicosi. Lacan torna sugli scritti del Senatsprèi.sident non solo per rintracciare quel meccanismo: Verwerfung, da Freud formulato a proposito dell'uomo dei lupi come «assenza di giudizio di esistenza». Si porta oltre, sulla questione della procreazione per definii-e l'omosessualità come sin- 82

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