Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
come elemento sostitutivo (dell'Io) quanto piuttosto come elemento di stimolo, di presenza, di sostegno, di garan zia» 9 • Questa posizione trova supporto nella concezione della psicosi come deficit dell'Io e sottointende il delirio come qualcosa di falso, di non riconoscimento della real tà. In ciò trova il consenso della psichiatria nel definire il suo oggetto. Una questione sull'Io e la realtà La «perdita di contatto vitale con la realtà» è un con cetto elaborato da Minkowski 10 , il quale è estraneo alla eredità psicoanalitica. Della «fonction du réel» Freud dice che non «poteva sfuggire neppure all'osservazione di Pierre Janet» e ne prende le distanze per addestrarsi nell'analisi del mondo della fantasia e del gioco infantile 11 • Indicherà poi ripe tutamente la similarità tra i contenuti dei deliri, dei sogni e delle fantasie nevrotiche. Nel 1924 dimostra l'insufficienza della seconda topica è della «perdita di realtà» nello stabilire una demarcazio ne tra nevrosi e psicosi ed è ancora sul mondo della . fantasia che pone la sua attenzione, accostando poi la nevrosi al gioco infantile. Lo stesso occorre dire per l'ar ticolo del 1938, nel quale I'lchspaltung lascerà aperto il problema di stabilire una distinzione tra psicosi e perver sione. Non prendere in considerazione la complessità del pensiero freudiano per quanto riguarda la questione della realtà, non rilevare gli stessi limiti segnalati, significa la sciare la riflessione sulla psicosi allo «stato quo ante» 12• La presenza del fratello gemello, doppio quasi specu lare che è impossibile nominare in quanto «maschio», doppio presentificato nell'ecolalia della ragazza mandata dal ginecologo, l'intimazione della «voce» a strapparsi gli 81
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