Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
tima guerra e dopo la caduta del fascismo, ai Parioli di Roma. Tornava fuori, nel 1935, il carattere sozzo, strozzi nesco e delinquenziale di gran parte di quegli italiani cittadini che, falsi innamorati della vita, e consci della loro povertà senza America, intendono comechessia farsi la vita e l'awenire col bagno, l'automobile, le troie e i gioielli. Questo gusto da sciacalli, più che da lupi da tigri e da leoni, gli italiani ce l'hanno nelle ossa fin dai mo menti migliori della grandezza di Roma, affinato con le invasioni dei barbari, diventato costituzionale con la ser vitù allo straniero, portato al delirio fanatico degli alti ideali col fascismo, e caduto in un puzzo graveolento da rendere irrespirabile lo stesso dolce clima dell'Italia, pro prio ora, nel momento in cui i migliori, i pochi italiani, attendono con ansia l'inizio (soltanto l'inizio) di una re surrezione del senso morale e artistico della Patria. Ma lasciamo andare... ». Sono parole del 1956. Delfini morirà sette anni dopo: inappagato nella sua attesa, si suppone. SUSAN SONTAG Sotto il segno di Saturno Torino, Einaudi, 1982 Sulla fotografia Torino, Einaudi, 1980 3 (1979) Malattia come metafora Torino, Einaudi, 1980 2 (1979) Mario Limetta Di Sotto il segno di Saturno, m1 mteressa soprattuto il passaggio sottinteso e inèsplicito per il quale il titolo del saggio che vi è dedicato a Walter Benjamin - «Sotto 191
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