Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
tegoria si fonda sul «già stato» e sull'«ancora una volta». È come una girandola che introduce alla memoria: «una im magine che passa di sfuggita», come è detto nelle Tesi. È la memoria involontaria il luogo in cui i due mondi, dell'adulto e del bambino, si incontrano. Essa a che fare con l'esperienza «vera», cui ognuno attinge. In alcune pagine di Einbahnstrasse Benjamin tenta di evocare tale memoria. "Le sue descrizioni di un bambino all'interno del variopinto mondo sono il ten tativo di ascoltare i suoni e vedere le immagini di una età lontana, di fiutare, anch'egli, gli spiriti, «le cui tracce si muo vono tra le cose perché tra spiriti e cose il bambino trascorre i suoi anni». Come l'origine non ha una «genesi» né uno sviluppo, non conosce il progresso degli eventi bensì la loro differenziata ripetizione, così il gioco non ha sede nel mondo del già noto, non imita: ogni sua forma è sempre nuova. «Dopo ogni gioco per il bambino tutto inizia da capo, ancora una volta». Ma nel mondo della esperienza non vi è solo il gioco infantile, ve n'è un altro, il cui tempo è «infernale»: esso priva l'individuo del tesoro della esperienza e del desiderio, lo deruba della possibilità di compiere ciò che ha - iniziato. Si tratta del gioco d'azzardo. Il patto è: denaro in cambio di esperienza. Solo il poeta ed il bambino sfuggono al patto, non partecipano al gioco «satanico». Il primo, sapendo che comunque si è espropriati di esperienza, non ha bisogno di tale «stupefacente». Il secon do, visto che la sua vita esperisce sempre nuove forme, mira direttamente all'esperienza. Se «l'ancora una volta» può unire con qualche filo l'adulto ed il bambino nel campo dell'esperienza, lo Spielen li separa. Spielen significa sia recitare che giocare, ricorda Benjamin recensendo un libro. Fra questi due poli, il giocare ed il re citare, uniti in una sola parola, vi è la distanza di due mondi. Il bambino non conosce questa separazione, non pone distanza tra gioco e recitazione, visto che per lui tutto deve essere in trasformazione e deve trasformare. . «Quando inventano storie i bambini sono registri che non si lasciano tarpare le ali dal senso comune - d'un tratto le parole .si vestono in - costume e sono implicate in un duello, scene d'amore o baruffe, così 141
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