Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

re ha più il diritto di assidersi in trono quale mediatore tra il comando di Dio e le azioni del suo popolo, poiché quel comando adesso s'è ridotto a indecifrabile silenzio. Questo tacere della Parola che si ritrae in sé, negandosi all'ascolto, è l'ostacolo che sbarra la via della allegoresi cristiana, della medievale peregrinatio lungo le stazioni che portano alla sal­ vezza spirituale. Ma è anche l'ostacolo che impedisce la ma­ teriale edificazione di una dimora ove sia prefigurata l'armonia del Regno. Una volta che al politico è divenuta incomprensibile, e per­ ciò inaccessibile, la sfera teologica, alle «azioni dei capi e degli stati» resta preclusa la conquista di una pace autentica perché difesa dalla presenza del simbolo cristiano. Le mura della città di Dite non consentono fuoriuscita: esse cingono tutto lo spazio della storia e disegnano il perimetro entro cui è necessariamen­ te costretto il gioco politico. La guerra continua e, con essa, permane la babele delle lingue, che si confondono nella bufera di forze avverse trascinate verso la reciproca distruzione 10• Come evitare la catastrofe, come affrontare l'emergenza del caso eccezionale sono allora le domande dalle quali prende forma il concetto barocco di sovranità. Scrive Benjamin: «At­ traverso un ultimo confronto con le dottrine giuridiche del Medioevo, nel diciassettesimo secolo si formò un nuovo con­ cetto della sovranità». Il quale, appunto, «si sviluppa sullo sfondo di una discussione sullo stato d'eccezione e implica che una delle principali funzioni del principe sia quella di evitarlo» 11, per dare origine a un nuovo ordine, per restituire una nuova sicurezza. L'extremus necessitatis casus, quale si configura secondo la percezione barocca, eredita i tratti peculiari che già ne Les six livres de la République (1576) di Bodin gli erano stati ri­ conosciuti. La sua esemplarità consiste nel fatto che davanti ad esso si rende palese la forma giuridicamente costitutiva della decisione sovrana. Decisione che non è sorretta da alcuna ratio già fissata in sistema, e nella quale si esprime l'essenza di una voluntas che propriamente nasce da un nulla: dall'an­ nullamento, dalla sospensione di ogni valore normativo esisten­ te. «Nell'eccezione, la forza della vita reale rompe la crosta 128

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