Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

(«non ne potete mangiare... nel giorno in cui ne mangiaste morireste»), mentre l'invito a mangiare dell'albero della vita («tu ne puoi mangiare») è rivolto ad un soggetto singolare 15 • L'invito al solo e il divieto · ai molti stanno a significare che la virtù è unica, mentre il vizio è plurale: e che ana virtù è necessario il solo ragionamento, mentre al vizio occorrono vari elementi quali la sensazione, la parola, l'anima, il corpo 1 6 • All'allegorismo di Filone fa riscontro la tipologia di Origene. Ma un mutato senso della storicità propone ad Origene un'altra esegesi. L'albero della conoscenza viene compreso dall'interno di un altro albero, quello della croce. Dal maledetto legno della croce parte una potenza che incorpora i due alberi del Genesi. Essi divengono le due facce della croce: la faccia vi­ sibile, rivolta agli uomini, la croce di Cristo, albero della vita; la faccia invisibile, sottratta allo sguardo degli uomini, la croce del maligno, albero della conoscenza. Origene giunge a questa straordinaria immagine dall'analisi di un episodio narrato nel libro di Giosué 1 7 • L'albero della conoscenza trasformato nella croce, invisibile, del maligno è visto non come origine ma come fine della caduta: esso è riuscito a tirare fuori dall'Eden l'albero della vita, divenuto figura storica; ma questo, dalla storicità in cui è stato gettato (la croce visibile: visibile come storica), ha incorporato in sé l'albero della conoscenza, vincen­ done perennemente la malignità (la croce invisibile: invisibile come definitiva). Un dato accomuna il commento di Benjamin all'esegesi dei due alessandrini: la considerazione netta dell'albero della conoscenza come male. Beniamin si discosta su questo punto dall'esegesi moderna. S'avvicina semmai all'esegesi di Bonhoef­ fer 18 • Benjamin distingue fra funzione dell'albero della cono­ scenza nel giardino, natura di quella conoscenza, effetti della medesima. L'albero è nel giardino. Non ne è fuori, come per Filone. Non ne viene sradicato, come per Origene. Né di esso si considerano i misteriosi rapporti con l'albero della vita. L'albero della conoscenza non trova nel giardino qualche altro oggetto particolare come suo opposto. Ma la presenza dell'al­ bero della conoscenza nel giardino è una presenza estranea, nel senso che ha la funzione di indicare un sapere estraneo al sapere dello stato paradisiaco. Estraneo perché allusivo, 121

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