Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

l'uomo spirituale o interiore il primo, dell'uomo esteriore, «che vede solo corporalmente», il secondo 4 • La differenza per Benjamin non è all'interno della creazione del mondo (o natura) è all'interno della creazione dell'uomo; ma fra creazione della natura e creazione dell'uomo, sia nella redazione sacerdotale del primo capitolo che nella redazione jahvista del secondo capitolo. La differenza è in primo luogo fra creazione diretta o immediata della natura e creazione indiretta o mediata dell'uomo: all'identificazione fra parola e creazione della natura (Iddio disse... e così fu) si contrappone, stando alla redazione jahvista, l'uso di un materiale preesisten­ te (la terra) per la creazione dell'uomo. La differenza è, in secondo luogo, nel ritmo stesso delle due creazioni: allo sche­ ma ternario della creazione della natura (sia - fece/creò - nominò) si contrappone, stando alla redazione sacerdotale, lo schema ternario fondato sulla triplice ripetizione del verbo creò (bara'), a proposito della creazione dell'uomo. «Così creò Dio l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò» (Gen., I, 27) 5 • , Nell'introduzione di un ele­ mento preesistente da una parte e in una mancanza nel cuore stesso dell'atto creatore dall'altra, in una aggiunta e in un'as­ senza quali caratteristiche della creazione dell'uomo rispetto a quella della natura, sta la nascita della lingua: presupposto della lingua è il . fango usato dall'intervento creatore di Dio verso l'uomo; presupposto della lingua è la sospensione della parola e della denominazione nell'attività creatrice di Dio verso l'uomo. La lingua umana è il soffio di Dio che si esercita sulla materia preesistente. È l'attività creatrice di Dio trasmes­ sa all'uomo, per cui l'uomo viene definito immagine di Dio nel momento in cui Dio, nella creazione dell'uomo, non inter­ viene con la parola e con il nome, con il «disse» e il «nominò». Ma parola e nome sono lingua, sono due tempi diversi della lingua: la lingua che dà origine (disse) e la lingua che compie, che autentifica, che rende totalmente conosciuto . ciò che è stato creato (nominò). L'uomo ad immagine è l\10mo che, nella ces­ sazione della lingua creatrice di Dio (il riposo di Dio!), unisce creazione e linguaggio, così come Dio, nello schema ternario della creazione delle cose, ha unito creazione e linguaggio. La tesi con cui Benjamin traduce esegeticamente, anticipando- 117

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