Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

alla parola, ma di una qualità della parola stessa, che ne indica, anzi, la verità più propria in quanto reine Spra­ che, pura lingua. Che non si tratti in alcun modo di un qualcosa che resta inespresso, di un ineffabile· che non trova espressione nella parola, ma di uno statuto della parola stessa è provato oltre ogni dubbio da quella lettera a Buber che costituisce uno dei primi luoghi in cui Ben­ jamin dà forma alle sue idee sul linguaggio. Qui Benjamin, a proposito della sua collaborazione a der Jude (la rivista diretta da Buber), parla del possibile influsso della lette­ ratura e della parola sull'azione. «In qualunque forma il linguaggio possa mostrarsi efficace» egli scrive «ciò può avvenire non attraverso la mediazione dei contenuti, ma attraverso il più puro schiudersi della sua dignità e della sua essenza. La cristallina eliminazione dell'indicibile dal linguaggio mi appare come la forma più vicina che ci sia data per agire all'intJrno del linguaggio e, pertanto, attraverso di esso. Il mio concetto dello stile e dello scri­ vere obiettivo e, insieme, altamente politico è: condurre a ciò che si è rifiutato alla parola. Solo dove si schiude questa sfera del muto nel suo potere indicibilmente puro, può scaturire la scintilla magica fra parola e azione che muove, nella quale si realizza l'unità di entrambe. Solo l'intensiva direzione della parola nel nucleo del più intimo ammutolire raggiunge la vera azione. Non credo, con ciò, che la parola sia più lontana dal divino che l'agire effet­ tivo; solo che essa non è capace di condurre al divino se non attraverso se stessa e la propria purezza. Come mezzo, prolifera in modo parassitario». La definizione dello stile «obiettivo e altamente poli­ tico» conduce qui non a una rivendicazione dell'indicibile, ma, al contrario, a una «cristallina eliminazione dell'indi­ cibile dal linguaggio». Questa eliminazione può, però, av­ venire solo se il linguaggio non è preso come mezzo, secondo una concezione ancor oggi diffusa della natura strumentale del linguaggio, ma in se stessa («attraverso 104

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