Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

Donne prescher hors l'Euvangille A elle et a ses bachelieres, Pour retraire ces villotieres Qui on le bec si affilé (1507-1514). Allo stesso modo il Vecchio e il Nuovo Testamento, il destino dell'uomo condannato a una morte senza Re­ denzione, si riflettono nel Lais e nel Testamento del poeta François, affrancato da Loys, il· buon re di Francia. Si comprenderà meglio, allora, perché Villon lasci a Made­ moiseHe de Bruyeres l'obbligo di predicare i due Testa­ menti ai villotieres, soprattutto se si tien conto del fatto che questa «demoiselle» era la vedova del proprietario dell'albergo del Pet-au-Diable 25 • Se infatti nel Testamento Villon riprende la favola del padre adottivo è certamente per meglio dissolverne l'immagine venerabile nella con­ traddizione che associa gli ultimi echi di questa rinoman­ za, cioè di questo bruyt, al Roman du Pet-au-Diable. Strin­ giamo le maglie di questi «bruitages» con il loro registro allusivo, senza escluderne il nome di Mademoiselle de Bruyeres, nome predestinato, incrocio di rumori di fondo, per designare - occorre dirlo - il Testamento come il luogo in cui la lingua non cessa di diffondersi, senza per altro divulgarsi. Porgiamo orecchio a questo effetto del nome proprio Bruyeres, che propaga le sue onde, e ci si renderà conto che vi si palesa interamente come l'omologia tra il poeta villotier 26 , senza nome e senza rinomanza 27 e i suoi doppi femminili, le villotieres diffa­ mées 28 , e del pari l'omologia tra l'insegnamento dei sacri testi dispensato da Madàmoiselle de Bruyeres, ereditiera di un albergo famoso, e quello dei due Testamenti di Villon, si manifestano nel campo delle similitudini foni­ che. Ciò che allora ricaviamo da questi effetti di senso prodotti dal mormorio musicale delle parole, è almeno il fatto che la «spoliazione» testamentaria dei testamenti, quella delle prostitute non meno di quella del senso che 78

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