Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
La stessa funzione delle liane amorose di chi passa da una ragazzina, a un'altra ragazzina a un'altra ragazzina; da una donna a un'altra donna a un'altra donna, qualcosa insomma che evocando i voli di Tarzan nelle antiche fo reste rivela uno stato che Hermann ha chiamato sindrome · dell'aggrappamento e che voglio con questo provare a conferire a quella condizione che Freud ha chiamato iste ria d'angoscia e che ha collocato intorno all'età di tre anni prima che un sogno scatenante marchi l'instaurarsi di una fobia. Se da un lato dunque abbiamo risalito tutte le vie confuse e intricate della nevrosi per ritrovare il luogo dove vulnus est sohitio continui, perché non provare in versamente a tirar fuori l'isteria d'angoscia dal suo covo, dalla scatola protetta del passato e provarla a piazzare proprio lungo il filo della nevrosi, lungo quelle liane che tirano il discorso dell'analizzante verso il modello della nevrosi ossessiva, senza d'altra parte che questo ci con vinca del tutto? D'altra parte, qualcosa nella funzione del modello ri guarda il perverso. Per il quale la continuità, nel massimo della frammentazione, è data appunto dal modello unico al quale l'oggetto del desiderio deve corrispondere, e si ripete, non importa dove e non importa chi, Sfe quello che importa al perverso è che una certa qualità sia pre sente. Ciò che caratterizza il desiderio del perverso è l'in tercambiabilità dell'oggetto. Nella propria camera, al buio, dopo la rappresentazio ne dell'Amleto a teatro, l'abbraccio di Guglielmo è per il padre? è per Filina? Ciò che Guglielmo stringe tra le braccia è ancora una volta la leggerezza del fantasma e la pesantezza della corazza. Che ne è allora, si diceva, del nome del padre, che ne è per lui dell'eredità patema? Innanzitutto, da notare, l'eredità non è patema, la col lezione era quella del nonno, l'eredità dell'abile artefice 25
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