Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
sì fa luce quel poco di «destino» che l'esistenza di fratelli (non negata dalla professionalità) può consentire. Come non mente sul suo stato di figlio, così il dilet tante porta il segno di una condizione di fratello: fratello Savinio che nel passo citato mette Giorgio de Chirico tra Diirer, Bocklin e Picasso; figlio Benvenuto Cellini cui fu sottratta una veste per darla al fratello che partiva soldato. E da ciò l'abbandono della casa patema per ap prendere a rovescio, dal piccolo al grande, dal virtuosismo professionale al dilettantismo sperimentale, il valore del «monumento» come compiuta realizzazione della metafo ra patema. Rapporto alla psicoanalisi cui ci introducono le imma gini vittoriose del Mosè di Michelangelo e del Perseo di Cellini. Secondo gli statuti della Società Svizzera di Psicoana lisi chi desidera divenire psicoanalista deve avere già u n'altra professione. È una curiosa condizione che illumina però qualcosa di un itinerario di formazione che come quello del Cellini non va dall'apprendistato al professio nismo ma supera il professionismo nella nuova figura del dilettante. Sergio Pinzi 208
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