Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

questo è un aspetto che lo rende simpatico: che egli operi non esclude mai che altri lo faccia, no:r:i mette ipoteche, non brevetta metodologie. Ma non è facile essere dilettanti. Anzi potremmo dire che inibiti lo si è, ma dilettanti lo si diventa. Basta pensare a un Picasso che ci ha messo tutta la vita per liberarsi, verso gli ottant'anni, della sua portentosa «abilità». L'artista, il professore, lo specialista, è padrone del suo campo perché ha fatto in un certo senso un passo fuori dal tempo: ha riscattato le sue origini, si è fatto o rifatto talmente da sé che il problema della trasmissione non lo tocca. Ciò che fa è talmente «unico» da essere perfettamente eseguibile, senza resti o perdite. Il dilettante invece è sempre almeno due, lui e lo scarto dalla professione del padre (padre musicista, figlio dise­ gnatore; padre meccanico e pifferaio, figlio scultore) in cui si costituisce. «Io ho chiaramente sentito - scriveva Alberto Savino nel 1949 («FMR», ottobre 1982) -, ho chiaramente capito che quando la ragione d'arte di un artista è più profonda e dunque «precede» la ragione singola di ciascun'arte, quando l'artista, in altre parole, è una 'centrale creativa', è stupido, è disonesto, è immorale chiudersi dentro una singola arte, asservirsi alle sue ragioni particolari, alle sue ragioni speciali. E ho avuto il coraggio di mettermi di là delle arti, sopra le arti. Da quando in qua il rinun­ ciatario è da prendere a modello? Ecco perché io pratico più arti. E più ancora ne praticherei, se il tempo e le forze non mi fermassero. Del resto praticare molte arti è bello, ma a salvarci dall'inebetimento nel quale emerge la pratica di una sola arte basta una sola 'seconda arte'». L'opera del dilettante ha una sorta di apertura interna da cui ci giunge come un soffio del violino tormentato da Italo Svevo, o del piffero ripreso di ' tanto in tanto da Benvenuto Cellini. E da questa apertura che vede l'han­ dicap (la disgrafia di Andersen) soffregarsi col «vizio», 207

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=