Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

lana, della provincia di Corrientes dove era nato e della Ger­ mania dove era nato suo padre. «Voi inglese?» domandò. «Una volta molti inglesi qui. Proprietari, fattori, capataces. Germania e Inghilterra: Civiltà! Il resto: Barbaridad! Questa estancia: fattore sempre inglese. Indio ammazza pecora. Inglese ammaz­ za indio. Eh!» (pp. 153-154). A Viamonte (...) la famiglia era andata a fare una gita in tenda, tutti eccetto lo zio Beatle. Parlammo di dischi volanti. Giorni prima ne aveva visto uno in sala da pranzo che volava intorno a un ritratto. (p. 186) Quale immagine della Terra del Fuoco e più in gene­ rale della Patagonia ci viene insomma trasmessa dal re­ soconto di questo viaggiatore? Nel corso di tutto il libro Chatwin continua a comunicare tre impressioni che si compongono l'una nell'altra per formare un quadro al tempo stesso affascinante e desolato. E cioè: 1) la Pata­ gonia è una terra immensa, stupenda, ma anche insoppor­ tabilmente deserta, vuota: vento fortissimo che urla per giorni e giorni su distese sterminate di cespugli, foreste inondate dalla pioggia, montagne colorate come stendardi, laghi remoti e luccicanti; 2) in perfetta armonia con que­ sto paesaggio muto ed ammalian�e, vivevano un tempo tribù di indios, oggi estinte o integrate; ma con la loro scomparsa, anche il segreto di quell'armonia è andato perduto; 3) i nuovi abitanti giunti laggiù appaiono piut­ tosto stregati, fagocitati dall'immensità intollerabile del paesaggio: come privo di coordinate spazio-temporali, il pensiero sembra non potere trattenersi dall'allucinazione. Il resoconto di Chatwin insiste soprattutto sugli incon­ tri stupefacenti con qùesti abitanti eccentrici e solitari, esiliati nell'Antichton: ecco dunque il vecchio Tedesco che brinda ancora a Luigi II di Baviera: «Al re! All'ultimo genio d'Europa! Con lui è morta la grandezza della mia razza!» (p. 89). Oppure i Gallesi che cercano di riprodurre esattamente lo stile di vita del loro paese d'origine, ma non riescono più a ritrovarlo sulla carta, perché posseg- 202

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