Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
perfino selvaggi. Vediamo, allora. Veniamo allo specifico. Il fantastico in quanto situazione espressiva detiene, oggi più che mai, una legittimità soprattutto convenzionale, dal momento che i «miracoli» della tecnologia ne hanno messo in off side tutto il potenziale arcaico legato alla superstizione, alla magia, al pànico dei poteri occulti di una natura ancora vissuta come emanazione del Trasgres sore Supremo in tutte le sue manifestazioni sinistre o, più semplicemente, inesplicabili sul piano dell'esperienza razionale o, insuper, scientifica. I confini del fantastico si sono così drasticamente ridotti e al tempo stesso si sono indefinitamente dilatati in virtù di quella macrocon taminazione dovuta ai più potenti tra gli «strumenti del comunicare», i mass-media. Il fantastico, che prima era nel quotidiano, ora è il quotidiano. Tutto è aberrante: nel senso che erra ab, si discosta dal senso impressogli per tradizionale pigrizia e mancanza di necessità e impel lenza dal Senso Comune. La norma si rivela finalmente con e dopo Fréud, e già prima con Marx sul terreno del sociale, una convenz1one e/o un'imposizione. Il centro è perduto semplicemente perché era la proiezione illusoria dell'iridescente polvere dell'Autorità che sanciva il Verbo e l'uso del Verbo. Il fantastico si riconosce come la parte deretana del vissuto più banale: o, se più piace, la faccia in ombra della luna all'improvviso rischiarata. E il gioco delle pul sioni continua. Continua magari, con la sottocategoria, o sotto-finzione, del fantastico erotico applicata da Giorgio Di Genova a un versante larghissimo (ma, ovviamente, estremamente esiguo, ancora) di artisti moderni, di opere, di pratiche linguistiche in ordine alla pittura e alla scul tura. E intanto, dico io, una volta chiarito il principio di contiguità dei linguaggi della coscienza e dei linguaggi dell'inconscio, e quindi dei linguaggi espressivi, dovrà dir si che il fantastico come categoria (peraltro provvisoria e utenda soprattutto come ipotesi di lavoro aperta) con- 188
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